@marguerite_camu
5 cose che non sapevi sui film di Harry Potter

Il film “Harry Potter e la pietra filosofale” compie venti anni: scopriamo qualche fatto interessante sulla realizzazione della fortunata serie cinematografica
Sembra impossibile, ma il primo film del fantastico franchise di Harry Potter celebra il suo ventesimo anniversario proprio questo mese. “Harry Potter e la pietra filosofale” è arrivato sui grandi schermi il 16 novembre 2001 ed è diventato immediatamente un grande successo. Solo negli Stati Uniti, ha incassato 32,3 milioni di dollari al Box Office il primo giorno, battendo il record detenuto al tempo da Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma.
Nel corso degli ultimi vent'anni potresti aver rivisto il film decine di volte ed esserti chiesto spesso come sono nate le magie che hanno reso la saga indimenticabile.
Per il primo film non è stato fatto uso di un appariscente CGI, infatti molti degli effetti speciali sono nati grazie alla “magia” creata dai team di progettazione e produzione.
Ecco cinque fatti sorprendenti sulla realizzazione del primo capitolo della serie che ha stregato una generazione:

Come ha fatto Hagrid a diventare così grande?
Una pozione magica di quattro ingredienti: scenografie abilmente progettate, una controfigura, una prospettiva forzata e l'uso del green screen sono serviti per far apparire Hagrid (interpretato dall'attore Robbie Coltrane) della sua dimensione metà gigante e metà umana.
Il team di progettazione ha creato due capanne per Hagrid: una era molto grande in modo che gli altri personaggi sembrassero piccoli al suo interno, mentre l'altra era molto più piccola in modo che Hagrid sembrasse enorme. Inoltre, un ex giocatore di rugby alto un metro e ottanta, Martin Bayfield, ha fatto da controfigura ad Hagrid.
In altre scene, Hagrid è stato filmato contro un green screen in modo che potesse essere sovrapposto a qualsiasi sfondo come un gigante.
Infine, una tecnica di ripresa chiamata prospettiva forzata è stata utilizzata per aumentare le dimensioni di Hagrid. Si tratta di filmare un oggetto vicino alla telecamera e uno lontano dalla telecamera con la stessa messa a fuoco, in modo che entrambi sembrino essere vicini.

Scritto con amore
Ti ricordi le lettere di ammissione ad Hogwarts che passavano attraverso la cassetta delle lettere, volavano fuori dal camino e giravano vorticosamente per casa Dudley? Tutta questa coreografia è stata pianificata attentamente per far sì che l’effetto fosse davvero magico.
Create dallo studio di design MinaLima, centinaia di lettere sono state stampate digitalmente su carta molto sottile per aiutarle a fluttuare nell'aria, ma circa venti o trenta lettere sono state scritte a mano con una penna stilografica per ottenere delle riprese ravvicinate veramente autentiche.

Non finisce qui: è stato necessario produrre un lotto separato di lettere più piccole con buste più leggere, in modo che potessero essere trasportate e consegnate dai gufi che sono stati addestrati per un periodo di sei mesi.
Rivedi qui l’iconica scena:
I gufi possono sembrare carini, ma...
Esiste una scena cancellata dal film originale, dove zia Petunia guarda i gufi mentre circondano minacciosamente la casa con le lettere di ammissione ad Hogwarts.
Tuttavia, durante le riprese, i gufi continuavano a guardare la telecamera dietro di loro. Per tenere gli animali concentrati, un assistente fantasioso ha deciso di attaccare un topo morto al grembiule di zia Petunia. Non importa quanto fosse intrigante l’interpretazione di Fiona Shaw, che interpreta Zia Petunia...niente cattura l’attenzione di un gufo come un topo morto.

La tecnologia, non così all'avanguardia, del negozio di Ollivander
Dimentica la CGI: l'illuminazione ed i ventilatori possono fare aiutare a dar vita ad effetti speciali. Quando Harry finalmente trova la bacchetta giusta per lui, improvvisamente una folata di vento attraversa il negozio di Ollivander, le candele tremolano e una luce misteriosa aleggia sulla testa di Harry.
Questi effetti sono stati ottenuti con molti ventilatori, un po' di fumo, un'abile illuminazione e rallentando il film a 120 fotogrammi al secondo per dare l'impressione che il tempo acceleri.
Dai un'occhiata all’effetto finale qui:
La vera magia dietro gli scacchi dei maghi
Ricordi la fatidica partita in cui Ron sorprende tutti con la sua abile mano a scacchi?
Anche in questo caso, la scena nasconde molta più realtà di quanto si creda. Il set di scacchi a grandezza naturale era reale, ogni pezzo (alto più di tre metri e pesante circa 200 kg) scolpito dal team di produzione per replicare un vero set di scacchi del 1100.

Non importa quanti anni siano passati dalla prima volta che hai messo piede ad Hogwarts e conosciuto il suo mondo, non sei mai troppo vecchio per un po’ di magia! Ti incuriosiscono gli effetti speciali e vorresti saperne di più? Dai un’occhiata ai corsi online di Domestika dedicati al cinema!
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