Che cos'è il Digital Fashion Design?

Scopri come la tecnologia 3D sta cambiando il mondo del fashion design e come il settore si svilupperà nel futuro secondo Amin Farah
Una nuova generazione di designer sta cambiando il mondo della moda e del design, introducendo tecnologie digitali, nuovi metodi di visualizzazione ed esplorando nuovi mondi virtuali.
Per capire meglio cos'è il digital fashion design, come funziona il processo creativo e quali possibilità si aprono per gli artisti 3D in questo settore, ci siamo rivolti ad Amin Farah (@amin_farah), 3D artist ed insegnante Domestika.

Amin è il fondatore di Theblacklab e durante la sua esperienza professionale ha maturato un forte interesse per il settore del Fashion in ogni sua forma. La sua grande passione per il mondo 3D gli ha permesso di approcciare diversi campi creativi e produttivi, dall'architettura al 3D motion graphics, dal rendering 3D alla creazione di illustrazioni per ADV collaborando con grandi brand come Maxon e Adidas.
Nel suo corso di Domestika 3D digital fashion con Marvelous Designer e Cinema 4D, Amin insegna a creare capi di moda digitale fotorealistici e a disegnare un abito in 3D usando vari software.

Cos’è il Digital Fashion Design?
Il Digital Fashion Design è quella disciplina creativa che identifica la connessione tra il mondo fashion e quello digitale. Valori della moda come ricerca, sperimentazione e stile vengono reinterpretati dai software tridimensionali e in certi casi estrapolati grazie alle potenzialità illimitate del 3D.
La tecnologia ci permette di disegnare capi pazzeschi, non meno esclusivi dell’industria produttiva “fisica” e di farli indossare da modelli virtuali disegnati con altrettanta cura. Il personaggio arriva dopo il capo d’abbigliamento e si adatta ad esso. L’asticella della perfezione visiva è in continuo movimento, alimentata dalla tecnica e dall’ispirazione. Solo l’immaginazione, a quel punto, diventa il limite.
Il digital fashion design nasce sia dalla necessità di vestire (e vestire bene) avatar nudi e, fino a qualche anno fa, ridotti ai minimi termini, ma anche - processo opposto per contrapposizione - di creare il “modello” perfetto per indossare un prodotto o un capo di abbigliamento.
La ricerca di un realismo sempre più crescente ha quindi richiesto un’attenzione al dettaglio sempre maggiore, dalla texture della pelle ai capelli, dalla posa del modello alla sua fotografia.

Il processo creativo e i software
“Uso Cinema 4D come software principale e per i personaggi parto sempre da una base Daz 3D. Studio, tessuti e simulazioni vengono realizzati mediante Marvelous Designer. Grafiche e texture nascono invece su Photoshop e Substance Painter”.
Durante il processo di realizzazione di un nuovo pezzo, Amin passa la maggior parte del tempo focalizzandosi sul concept. Gli piace dedicare del tempo alla creazione di una chiara idea di base del messaggio e della forma espressiva, facendo molta ricerca e sperimentazione: un po’ come nella chimica dei materiali o nella sartoria artigianale.
“Parto con un’idea chiara all’inizio, senza che sia però un blocco. I software cooperano per restituire risultati inaspettati, mediante simulazioni e geometrie generative. Mediante i software 3D riesco a creare un pezzo che presenta due anime: la mia e quella del mezzo tecnologico, se ne avesse una”.
Grazie all’esperienza Amin è riuscito ad affinare il suo processo creativo e tecnico, tanto che a volte riesce a creare nuove opere in cinque o sei ore. Ci tiene però a precisare che, in quei casi, “il 90% del processo creativo è già avvenuto nella mia testa!”.
Sfide ed opportunità del digital fashion design
Creare digitalmente la trama di un tessuto, le cuciture di un capo e la vestibilità di un abito non è facile, ma per Amin la vera sfida è l’animazione del personaggio. Questa parte del processo creativo permette a qualsiasi progetto di passare ad un livello successivo di perfezione e resa: “la cattiva esecuzione di questo passaggio tradirebbe tutta la magia del realismo maturato durante la realizzazione di rendering statici”. Sono i dettagli che fanno la differenza, nulla può essere lasciato al caso.
La creazione del personaggio non è solo sinonimo di sfida per Amin: una delle parti della creazione che preferisce è proprio l’illuminazione dell’avatar.
“Se non esalti le forme stai trascurando gran parte della narrazione stilistica, e se non crei le ombre giuste non dai spazio all’osservatore di costruirsi con l’immaginazione il riempimento di quel vuoto. All’interno delle ombre dei personaggi di digital fashion 3D si nascondono infinite storie. Anche il texturing della pelle richiede un’attenzione particolare. Passo ore a calcolare e ricalcolare l’immagine alla ricerca di una resa sempre migliore e ogni volta il risultato è ancora più potente della volta precedente”.

Il design digitale può cambiare il settore della moda
Negli ultimi tempi si è sentito parlare sempre più spesso di digital fashion in relazione all’ascesa del mercato NFT e ai forti investimenti nella realizzazione del metaverso. Questo è lo scenario nel quale si inserisce il digital fashion design, un’innovazione tecnologica che potrebbe cambiare il modo di intendere e fruire la moda.
Secondo Amin “in questo momento il digital fashion sta muovendo i primi passi sul mainstream grazie alle possibilità creative del mezzo 3D. Il fenomeno dell’esclusività sotto forma di NFT sta permettendo a questo ramo creativo di esprimersi e prendere posto nell’olimpo delle arti innovative”.
Il digital fashion design accompagna anche un altro tema fondamentale, quello della sostenibilità. Applicare le tecnologie digitali al sistema produttivo della moda può avere un importante effetto sull’impatto ambientale di questo settore. Amin sottolinea che, oltre alle possibilità creative date dal mezzo, disporre di strumenti digitali durante la fase di concepting e prototipazione è sicuramente un grande vantaggio in termini di tempi e costi, ma soprattutto di utilizzo delle materie prime.
Digital Fashion Design e NFT
Esiste un ampio spettro di possibilità di applicazione del Digital Fashion Design agli NFT. Alcuni degli esempi citati da Amin in relazione a questo ambito sono:
- Capi 3D che vanno a vestire tutto il metaverso. Già diversi fashion designer realizzano skin per avatar digitali su piattaforme come Decentraland e Sandbox.
- NFT wearables, cioè vestiti digitali, accessibili in esclusiva ed indossabili in realtà aumentata per pubblicazioni social.
- Applicazioni fisiche di NFT a tema digital fashion, come ad esempio il possesso di un capo digitale che dà accesso a drop esclusivi del corrispondente reale di quel prodotto.

Come approcciarsi a questo mondo: principianti e professionisti
Il digital fashion design apre le porte del settore moda agli artisti 3D, ma dà anche una nuova possibilità di crescita a chi già lavora nel campo e vuole approfittare dei vantaggi dati da questa nuova tecnologia.
Ai principianti Amin consiglia “di apprendere le basi del software 3D cercando continuamente una corrispondenza con il mondo reale in materia di modellazione, fotografia, lighting e texturing”. Se invece sei già esperto di 3D il consiglio è quello di approfondire la tua conoscenza delle tecniche del settore moda e del suo stile: “ad un 3D artist esperto consiglierei di studiare i fondamentali della modellistica, scegliere una corrente stilistica o addirittura uno stilista affine e simulare i suoi capi fino a che non avrà abbastanza dimestichezza tecnica”.
Quali sono allora le fonti di ispirazione di Amin e quale messaggio vuole comunicare attraverso la sua arte?
“Amo il mondo haute-couture in particolare le collezioni sperimentali di Iris Van Herpen, il mio punto di riferimento in materia di ricerca e sperimentazione”.
“Il mio obiettivo è di apprendere e convertire in digitale l’intera esperienza fashion, dalla creazione del capo allo style shooting. Citando Picasso: imparare le regole come un professionista per poi romperle come un artista!”.
Se vuoi imparare di più sul digital fashion design e vuoi approfondire l’uso dei software più utilizzati da Amin Farah, puoi iscriverti ora al suo corso online “3D digital fashion con Marvelous Designer e Cinema 4D”. Nel corso delle lezioni imparerai a creare un abito in 3D, dall’idea iniziale fino alle texture e ai dettagli finali.
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1 commento
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