Elisabetta Calabrese

Mi chiamo Elisabetta, vivo in Toscana da molto tempo e sono napoletana. Mi definisco donna vesuviana e venusiana perché porto con me il fuoco della mia terra natia e la scintilla vitale della Grande Madre. Seppur sono ostetrica mi piace definirmi "Levatrice di Luce" perchè sento forte la chiamata nel cuore e nelle mani. Fin da bambina ho sentito di essere diversa perchè avevo sempre "la testa tra le nuvole" con pensieri più grandi della mia piccola testa. Perciò passavo gran parte del mio tempo a disegnare e scrivere...per dar forma così alla mia immaginazione. Per una serie di circostante, nonostante dedicassi il mio tempo alla recitazione, al disegno e poi la pittura (ho lavorato per u n noto artista di arte dei pastori), decisi di lasciare tutto per dedicarmi allo studio che mi avrebbe portato a stipendio certo. E cosi, inizialmente senza sapere cosa facesse realmente un'ostetrica, mi sono laureata. Oggi, dopo 20 anni di esperienza, ho capito che l'ostetricia è davvero un'arte. E' l'espressione massima della creazione perchè è mutevole come tutto ciò che ci circonda. La vita stessa è trasformazione. E grazie al sapere, al saper fare e al saper essere possiamo essere davvero co-protagonisti di nascite sempre nuove.
In questo periodo storico sento forte quel fuoco nelle mani che ho tenuto a bada per molti anni. Ho deciso così di iniziare qualcosa di nuovo che potesse far sì che possa canalizzare ciò che sento e vedo. Da tempo pensavo al tessere, ai fili e alle donne che portano dentro antichi saperi.
Ho scelto il macramè perché, rispetto a tutto ciò che ho visto sul tessere, era quello che mi risuonava più fortemente dentro. I nodi! Ero scout da ragazza e ancora ne ricordo alcuni! Poi quando mi sono imbattuta in questo corso mi sono illuminata. Poichè mi piace scrivere (poesie e racconti)... mi appare il macramè una forma di raccontare incredibile. E poi proprio di recente ho scritto "lettera al nodo".