Matteo Cavadini

Pratico la fotografia non come professione ma come strumento per nutrire la mia creatività.
Di formazione principalmente autodidatta, col passare del tempo mi sono reso conto che non mi basta ottenere immagini gradevoli dal punto di vista estetico, voglio che ai fruitori delle miei lavori arrivi anche un messaggio.
Per mia fortuna e comunque non per caso, ho avuto la possibilità di frequentare workshop nei quali le insegnanti mi hanno aiutato molto a capire chi sono e cosa voglio dire con le mie foto.
Non si finisce mai di imparare quindi continuerò a frequentare corsi anche in futuro, nello stesso tempo quello che ho imparato lo voglio trasmettere agli altri.
Non produco molte immagini, per me è importante arrivare al momento dello scatto con già pre-visualizzato ciò che voglio ottenere (poi le foto non vengono mai come le hai previste, o vengono meglio o peggio. Cit. D. Arbus).
Non mi piace dare etichette ad un fotografo, ritrattista, paesaggista, ecc……..
Ultimamente ho lavorato molto sull’autoritratto, ne sentivo il bisogno una fatica per me che non amo le luci della ribalta e preferisco stare dietro le quinte, ma la fotografia non può considerarsi tale finché non c’è un pubblico (almeno una persona).