Marianna Di Dio

Ho sempre nutrito uno spiccato interesse per il lavoro manuale artigianalmente prodotto, essendo cresciuta, anche professionalmente, nella pasticceria di famiglia.
È questa la prima esperienza che mi ha permesso l’esercizio di un lavoro creativo, consentendomi di spaziare, nella creazione di dolci, dagli accostamenti dei sapori, alla presentazione finale.
Negli anni a seguire, appassionandomi al cinema e già subendo il fascino delle arti cinetiche, della musica e del mondo delle immagini illustrate, mi sono tuffata nell’organizzazione del Castellaneta Film Fest un contest cinematografico, di cui sono stata tra gli ideatori.
Dal 2013, nell’ambito dello stesso festival, mi sono occupata della selezione delle opere in gara e di ricercare contenuti, con particolare focus su cinema di animazione e arte illustrata.
La mia formazione nell’ambito del settore moda e costume mi ha poi condotta a curare, a corollario dello stesso contest, la prima mostra dedicata al costume di scena, che è stata lo starter per alcuni altri focus sul racconto dei mestieri del cinema stesso.
L’interesse per il cinema di animazione mi ha invece reso curiosa verso la creazione dei puppet, fino a maturare la voglia di sperimentarmi nella realizzazione di bambole caratterizzate, complice il primo lockdown, dal recupero di vecchi ritagli di stoffe e filati.
Così la mia formazione di modista mi ha naturalmente condotto alla realizzazione di abiti e borse in miniatura. Quest’ultimo mio progetto mi ha avvicinato al mondo del ricamo, che ho scoperto così ricco da indurmi a cogliere questa opportunità di approfondimento.