Giulia Lungo

Quando frequentavo il liceo artistico, entrai a far parte di un collettivo di artisti torinese: AUT (Artisti Uniti Torinesi), grazie al quale iniziai ad esporre le mie fotografie dall’età di 17 anni, da quel momento racconto la mia fotografia con mostre a Torino, Vercelli, Trino vercellese, Berlino, Firenze, Novara, Milano ed infine San Pietroburgo. Al momento collaboro con l'associazione ArciGay Rainbow Vercelli Valsesia col progetto “In my Pace”: il progetto fotografico punta a dare una voce ai rifugiati appartenenti alla comunità LGBT+ che si trovano in Piemonte. “In my Pace” è dunque una mostra migrante che sta viaggiando in giro per l’Italia, facendo conoscere così le storie dei suoi protagonisti; in più sono parte attiva del collettivo La Masca, un gruppo di artiste totalmente al femminile che punta alla diffusione della bellezza scardinando gli stereotipi e riprendendo miti e leggende folkloristici.
A marzo 2019 mi laureai con 109/110 in Grafica d'Arte all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
A novembre 2020 ho iniziato il percorso magistrale di studi in Nuove Tecnologie per l'Arte - Arte e Linguaggi della Comunicazione sempre all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
A luglio 2021 vinsi la borsa di studio per il master intensivo in Visual storytelling con l’ICP (International Center of Photography) di New York presentando dodici fotografie dal titolo “Discovering yourself”, un racconto sulla sessualità femminile apprezzato dai docenti Karen Marshall, Andrew Lichtenstein e Gaia Squarci.
Nello stesso mese vinsi il terzo posto nella competizione internazionale “SOLART” a San Pietroburgo, presentando “You wanted me White”.