Claudia Runcio

Sono una studentessa di interior design a Roma. Dopo aver completato gli studi superiori, ho deciso di partire per l'Inghilterra per migliorare le mie competenze linguistiche e per riflettere sul mio futuro. Sin da giovane, ho saputo di voler lavorare nel mondo dell'arte, ma non sapevo da dove cominciare né quale ruolo volessi ricoprire. Le mie ambizioni oscillavano tra l'idea di diventare una performer, dedicarmi alla curatela museale e lavorare nella progettazione di spazi e grandi eventi.

All'età di 19 anni, ho iniziato a intervistare artisti a Jersey, Regno Unito, con l'unico obiettivo di imparare e scoprire meglio me stessa. Inaspettatamente, la proprietaria di una galleria d'arte mi ha contattato per organizzare una mostra con il materiale che avevo raccolto durante queste interviste. Da quel momento, ho iniziato a viaggiare in Europa, a lavorare per eventi e a collaborare con artisti italiani. Parallelamente, ho cominciato a registrare le mie performance dopo aver frequentato un corso presso il Marina Abramovich Institute.

Un anno più tardi, avevo accumulato molte esperienze, visitato luoghi interessanti e provato emozioni intense, ma mi sono resa conto che stavo procedendo forse troppo velocemente. Ho quindi deciso di iniziare a studiare e condurre una vita meno frenetica per acquisire competenze tecniche che ancora mi mancavano.

Successivamente, ho vinto una borsa di studio per il corso di interior design presso l'IED di Roma. Questo mi ha permesso di trasformare le mie performance e la mia conoscenza dello spazio in qualcosa di nuovo, di esterno a me, trasferendo il processo creativo che applicavo al mio corpo nella creazione di spazi e installazioni.

Oggi, è trascorso un altro anno da quando ho iniziato i miei studi. Sto ancora conducendo ricerche per capire la direzione da prendere, e nel frattempo, il mio interesse si è espanso. Oltre all'interior design, mi appassiono alla biochimica, alla moda, alla sensorialità dei prodotti e degli spazi, al teatro, alla danza, alle tecnologie VR/AR e alla neuroscienza.