"Don't blame me" - The mask of dualism
by Ilary Bottini @ilary_bottini
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La mia opera di fiber art DON’T BLAME ME - The Mask Of Dualism selezionata ed esposta a Miniartextil2020, una delle mostre di fiber art più importanti d’Europa e pubblicata in riviste di arte e di design sia cartacee che online.
Statement dell'opera:
Il 2020 è e sarà sempre simboleggiato dalla mascherina, un oggetto che è entrato di forza nelle nostre vite e che probabilmente non ne uscirà per molto tempo ancora.
La mascherina ci ha resi tutti uguali, tutti vulnerabili. È terrore e allo stesso tempo speranza, è barriera e allo stesso tempo grande gesto d’amore verso l’altro, è difesa e allo stesso tempo accusa.
È proprio di questo costante dualismo, di questo contrasto nel quale l’io e l’altro si fondono, che parla la mia opera.
La tecnica utilizzata è l’annodatura smirne, ogni filo è annodato a un canovaccio in una fitta moquette che impedisce il respiro, che soffoca il suono della voce, che nasconde completamente i tratti del volto ma che allo stesso tempo raffigura una bocca dai rimandi pop dalla quale scorre un fiume di colore, un fiume di parole e di sentimenti, una comunicazione esplosiva tra individui che diventa a tratti giudicante, incontenibile, ingiustificabile.
Attraverso i suoi colori e la sua estetica, l’opera richiama l’universo della pop art, il movimento artistico che più di tutti è stato espressione della società e dell'immaginario collettivo, un'arte rivolta alla massa, ispirata dalla realtà quotidiana. Così come la lattina o il frigorifero negli anni 50, la mascherina diventa l’oggetto di uso quotidiano della nostra società, l’oggetto più ricercato e acquistato, il simbolo della nostra omologazione in quanto individui che cercano di sopravvivere a una pandemia.





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